E finalmente ci siamo arrivati: abbiamo studiato le basi di tutte le discipline scientifiche fondamentali (be', qualcosa del genere) conosciamo alla perfezione i più reconditi recessi dello scibile umano e, e... e ok, tanto vale dire le cose come stanno: grazie ai profondi approfondimenti (questa è una potente figura retorica) affrontati finora, non sappiamo un benemerito nulla di nulla di nulla di Matematica.
La Fisica è il nostro nemico giurato numero due (il numero 1 è la Meccanica Razionale, che qui non ho avuto nemmeno il coraggio di affrontare) e Chimica è solo l'incipit della frase volgare che rivolgereste a qualcuno che vi telefona alle 3 di notte (oltre che una battuta degna dei lavori forzati).
E ok, questa era la buona notizia. Buona sì, perché nella materia che stiamo per affrontare non aver capito un cavolo di nulla vi mette allo stesso livello della maggior parte degli scienziati che hanno provato ad affrontarla.
Se ancora non si fosse capito (bastava leggere il titolo, comunque) stiamo parlando della Biologia.
Cos'è questa materia:
Tradotta in maniera alquanto brutale, Biologia è una parola di origine greca che vuol dire qualcosa tipo: vita + studio.
Se chiariamo poi che non esiste alcun riferimento con qualche sfigato che passa la vita a studiare (tipo me) o chiuso in uno studio a fingere di lavorare mentre in realtà finge di scrivere (sempre tipo me), rimane allora evidente che la Biologia è la scienza che studia la vita.
«C'è vita su la terra?» si sono detti i biologi. «O sopra la terra, o anche sotto, o dove vi pare. Magari anche in posti dove non ve lo sareste aspettato, e che poi sbuca fuori all'improvviso tipo i gatti nei cassonetti che vi fanno prendere un colpo? E noi allora la studiamo. Per studiare la vita in genere dobbiamo ucciderla, per cui è un po' come studiare la morte... ma parlare di questo è roba da filosofi. Noi come già detto non siamo filosofi ma biologi, per cui non ci rompete le palle».
Difficoltà della materia:
Se per voi il difficile delle materie scientifiche sta nel fatto di dover risolvere lunghi calcoli o affrontare complessi ragionamenti, allora la biologia non è una materia eccessivamente complicata.
In fin dei conti ci sono molti concetti da capire, ma poi si tratta di applicare procedure estremamente pratiche e di analizzare i risultati che si ottengono: prendi una roba, mischiala con una schifezza, iniettala dentro qualcos'altro (compreso te stesso) e poi vediamo se escono fuori le stesse cose che si vedono al cinema.
Il fatto è che, a differenza di tutte le altre materie di cui abbiamo parlato finora, la Biologia è un campo ancora estremamente aperto. Aperto nel più concreto e assolutamente reale senso che - al suo interno - ci sono meccanismi ancora completamente ignoti.
Potreste cioè decidere di iniziare a studiare la Biologia oggi, prendere una laurea triennale e - con un po' di fortuna - magari nel giro di quattro o cinque anni inciampereste in qualche scoperta importante e del tutto inaspettata che vi farebbe vincere il Nobel.
Che poi, in genere, è proprio quello che succede.
A cosa serve la Biologia?
Avete mai visto, che ne so, il corpo umano? Ecco: noi siamo composti - tra le altre cose - da oggetti detti proteine.
Le proteine sono sintetizzate dalle cellule del nostro corpo a partire dal cosiddetto genoma (sarebbero i geni, i cromosomi, il DNA, il codice genetico o come siete abituati a sentirlo chiamare) una sorta di software in grado di immagazzinare, proteggere, riprodurre e appunto mettere in pratica tutte le informazioni necessarie a questo scopo.
Insomma se capissimo veramente qualcosa di biologia potremmo mettere le mani sul nostro DNA, così da ottenere un corpo che non si ammali di cancro, in grado di rigenerare un arto amputato, immune all'AIDS o - e questo spiega perché i biologi sono quasi sempre maschi - con un pisello più grande.
Concetti (quasi) avanzati per sentirsi (quasi) esperti:
Esistono degli animaletti piccolissimi e veramente bastardi, chiamati plasmidi. Questi plasmidi si avvicinano zitti zitti agli altri batteri, e quando questi meno se lo aspettano li trafiggono con una specie di tubo (ma non pensate male) che utilizzano per iniettare il proprio materiale genetico al loro interno. E va bene: pensate pure malissimo.
In questo modo, i plasmidi si riproducono infilando i propri geni direttamente all'interno dei loro non so quanto consenzienti ospiti. Un po' come i mostri di Alien in micro-miniatura, insomma, dei micro-bastardi che dall'origine dei tempi sono causa di malattia, morte, sofferenza e devastazione... per lo meno tra i batteri che vengono trafitti alle spalle e senza avvertimento.
Adesso: vi ricordate quella storia DNA = Proteine = Corpo umano? Come no, l'ho scritto tipo 3 righe più sopra!
Ebbene, qualche biologo è riuscito ai infilare il DNA di una proteina dentro uno di questi plasmidi cattivi. Il plasmide ha iniziato a sparpagliare in giro senza distinzione questo nuovo DNA insieme a quello di sua propria appartenenza (sono effettivamente un po' promiscui, questi animaletti) e il risultato finale è che adesso abbiamo dei batteri che producono medicine per noi, 24 ore su 24, senza nemmeno voler essere pagati.
Tanto per fare un solo esempio (anche perché non ne conosco altri) oggi l'insulina si produce grazie a dei batteri modificati con questi plasmidi. E questa nuova insulina è un farmaco molto più sicuro ed efficace di quella che si utilizzava fino a pochi anni fa, estraendola dagli animali.
Avete visto? Parlavamo tanto male dei poveri plasmidi, e loro hanno fatto tutto questo per noi!
Al posto vostro, io inizierei a sentirmi un po' in colpa.
Simone
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