
Classico lunedì mattina, che magari (cosa purtroppo ormai rara) la Domenica sono stato al mare e non ho acceso il PC. Oppure classico giorno infrasettimanale, dopo pranzo che la mattina ho avuto da fare, non mi sono svegliato oppure che ne so: è mancata semplicemente la corrente.
Insomma, ok: per un motivo o per l'altro sono stato ben diverse ore senza cliccare in maniera patologica ogni 30 secondi l'icona di Tuono-uccello (prima o poi mi spiegheranno come cazzo gli vengono 'sti nomi) per controllare la posta, o su Google Reader per vedere i blog che seguo. Poi mi metto davanti al PC, clicco appunto dove dovevo cliccare, e vengo sommerso dalla roba nuova.
Ok, sì, bello: conosco tante persone con tanti interessi e che scrivono tanto. Fantastico, evviva, vi adoro, v vgl a tt n mnd d bn, vi amo!!!! Però, insomma, ma quanta roba avete scritto?
Solo i blog che seguo produrranno 15-20 post al giorno. Senza contare gli autori che non nomino (ma sapete chi siete!) che aggiornano anche 2-3 volte nella stessa giornata, magari per creatività strabordante o per semplice auto-censura: se scrivi altri 8 post, poi quello vecchio dove hai detto qualche cazzata non lo legge più nessuno.
Insomma, dai, tagliamo corto (visto che il messaggio sarebbe questo): ma quanto accidenti scrivete tutti quanti? O meglio: come posso leggere, analizzare in maniera critica e commentare tutto quanto, per poi magari anche tornare per vedere se per caso mi avete risposto?
Senza parlare di quelli che mi sparano un ebook al mese, quando io non riesco manco a finire di leggere cose che hanno pubblicato (per me ebook = pubblicato, tanto per chiarire la cosa) un anno fa?
E ancora: tutti gli amici di Facebook coi loro status interessantissimi e i loro simpatici (eddai, sono amici) giochetti, quiz e stronzate varie che mi spammano ogni minuto. La gente che mi chiede consigli via email (la parte più gratificante di questa sorta di professione per cui viene spacciato l'atto dello scrivere le mie minchiate su un blog, ci tengo a precisarlo), il forum della Writers Magazine Italia che - visto che è da un po' che esco regolarmente sulla rivista - mi impongo comunque di seguire e ancora non so quanta altra roba che spunta fuori e bisognerebbe leggere, leggere e poi ancora magari commentare e perciò rileggere quello che si è scritto per correggere eventuali errori.
Quello che dico io non è che non va bene la scrittura (per me che quasi tutti ormai scrivano è una realtà assolutamente positiva) ma che è semplicemente troppa. Pensate ora a una musica di violino tristissima: dove finiscono tutti i post che scriviamo? Che fine fanno i commenti? E i sagaci aforismi spammati su Facebook? La cosa drammatica è che non lo so. Restano lì, online, però si perdono. Ho scritto post con 40 e più commenti arrivati nel giro di un paio di giorni dalla pubblicazione, ma una volta passato un po' di tempo sono sprofondati nel passato del blog e non li ha commentati più nessuno.
Piano piano tutto si perde, e data la mole del materiale che viene sparato online quotidianamente è quasi impossibile tenere tutto sotto controllo. Ci vorrebbe non dico un filtro, ma un qualcosa in grado di evidenziare le cose veramente valide. Gli aggregatori già ci sono, ma tra regole strane, amicizie e post politici che non dicono nulla le cose belle non arrivano mai a essere abbastanza visibili.
Ci vorrebbe qualcuno in grado di leggere tutto, che desse dei voti e che conservasse le cose veramente interessanti. Servirebbe magari una sorta di forma più stabile del digitale, in cui immagazzinare e conservare i testi importanti, dandogli un corpo, una forma e un valore anche concreto.
E mi pare che alla fine partendo dalla pubblicazione online io abbia quasi chiuso il cerchio per tornare al punto di partenza: ci vorrebbero degli editori migliori, in grado di pubblicare bei libri e di rendere visibili le cose importanti.
Insomma tutta 'sta storia, anni e anni di blog e scrittura e litigate e commenti e non so che altro, per arrivare a una conclusione che sapevamo già?! Pare proprio di sì.
Con questo post me ne vado in vacanza, e per un po' gli aggiornamenti saranno un po' più sparsi, per poi ricominciare a Settembre con la scrittura, l'università e tutto il resto.
Nel frattempo, comunque, vi prego: anche voi, cercate di scrivere un po' meno.
Simone