Sono in macchina, quando la stazione radio che ascolto sempre dichiara di partecipare al minuto di silenzio per la cosa che saprete tutti, e interrompe le trasmissioni.
Resto per qualche secondo a sentire il nulla, e poi provo a cambiare stazione: non voglio assolutamente interrompere il silenzio, ma sono curioso di sapere se anche l'altra radio che ascolto di solito sta facendo lo stesso. E scopro che è muta anche quella.
Provo una sensazione strana: è come se la radio si fosse improvvisamente spenta, e le trasmissioni annullate. Quasi che un evento improvviso avesse cancellato di colpo la civiltà, e io stessi lì ad ascoltare il niente che ne rimane.
Il silenzio mi ricorda che la musica e le parole non esistono da sole. La vita, le idee e il casino di tutti i giorni sono un nostro costrutto. Senza l'intervento del pensiero, senza di noi, non esisterebbe nulla.
I secondi sembrano allungarsi ben oltre il minuto prestabilito. M'immagino la musica che scompare per sempre, e le televisioni che si spengono. Spariscono le auto e i semafori, le pubblicità e i negozi. E alla fine anche le persone.
Il mondo è solo un sasso, disperso nello spazio vuoto.
E tutt'intorno non c'è niente.
Simone
7 commenti:
Bellissima immagine.
"Post interessante?", mi chiede il tuo blog.
Invece no, post bellissimo, dico io.
Grazie a tutti e due!
Simone
Bel post! ;-)
Bello, evocativo.
Bello, quasi un racconto.
Simone, invidio molto la tua capacità di apprezzare il famoso minuto di silenzio.
Io lo trovo spesso retorico e irrispettoso.
Sulla reente morte dei soldati a Kabul c'è molto da dire, non bisogna fare silenzio.
Quando il minuto di silenzio non dura più di venticinque secondi, come accade sempre in Parlamento, mi viene da pensare. E da urlare.
Posta un commento