Un elenco di infinite possibilità! (E un poeta sprecato). |
Il fatto è che stiamo ancora in una via di mezzo: ho vinto e sono entrato e sono - diciamo - "prenotato" in una sede X. Però c'è ancora possibilità che le graduatorie si muovano un poco, e di finire perciò nella sede Y... o che le graduatorie si muovano tanto e in maniera strana, spedendomi nella sede Z.
Fatto sta che cambierebbe davvero poco (l'importante alla fine era entrare), se non fosse che la sede X è relativamente lontano da casa, la sede Y è vicina e invece la sede Z è lontanissima.
Insomma dopo 3 settimane dalla "vittoria" del concorso non so ancora se dovrò fare un mezzo trasferimento, un trasferimento completo o se - cosa che ovviamente spero - rimarrò a casa mia.
La statistica insegna che dovrei iniziare ad accettare l'idea del semi-trasferimento e iniziare a fare i bagagli e a vedere quanto costa un Diesel usato. Però insomma finché le cose non sono definitive io non faccio niente e - con un po' d'ansia - aspetto gli scorrimenti delle graduatorie. Il prossimo dei quali ci sarà tra una settimana.
Quello che un po' fa riflettere è che, pur essendo felicissimo per la sede dove eventualmente finirei adesso, mi sono reso conto che a separarmi dalle persone che hanno vinto i posti più vicini a casa è un punteggio veramente ridicolo. Parliamo davvero che bastava che quel giorno al professore di Fisiologia gli girasse di darmi un punto in più, o una crocetta diversa messa durante il concorso, e le cose sarebbero cambiate radicalmente.
Anche il modo in cui sono cambiate alcune posizioni in queste settimane: chi si è iscritto a una seconda scelta facendo in un certo senso "saltare" un possibile scorrimento in mio favore. Chi ha (secondo me) sbagliato a inserire delle preferenze di destinazione e ora sta iscritto da una parte che non si capisce perché l'avrebbe messa a fare... e insomma: è proprio vero che cose piccolissime possono avere un peso enorme, e pare quasi un pochino che il destino si stia impuntando per mandarmi in una determinata parte d'Italia.
Ma, alla fine, se essendo partiti da Ingegnere avremo fatto tutto questo giro pazzesco per andare a finire lì (o per tornarci, visto che - incredibilmente - è proprio il posto da cui venivano i miei nonni) si vede che non poteva andare altrimenti.
Se invece insomma si muove qualcosa e rimango a Roma... be' forse mi aspetta una vita un pochetto più facile, almeno nei prossimi 5 anni, ma bisogna tenere in conto tante cose e sono più propenso a dirmi che "come va, vada".
Se poi la sfiga, la statistica, le crocette e ancora la sfiga (due volte, perché ce ne vuole) mi spedirà ancora più lontano, alla sede Z... tutto sommato andrà bene pure così, perché se l'ho messa tra le possibili destinazioni è perché si tratta comunque di un posto che mi piace.
Post un po' criptico? Aggiornamento che non aggiorna più di tanto? Be', che volete? Aspettate i risultati finali pure voi... e tenete le dita incrociate per me :)
Simone